CHE COS’È LA PSICOLOGIA SOCIALE (psicologia)

CHE COS’È LA PSICOLOGIA SOCIALE 


DEFINIZIONE E STORIA 
Noi e gli altri, gli altri e noi
La psicologia sociale è un ambito di ricerca che si è sviluppato dalla prima metà del Novecento.

⇢oggetto di studio: l'indagine sui comportamenti degli individui nelle loro interazioni con gli altri
e l'influenza dei gruppi sociali, delle istituzioni e delle culture sulla singola persona.

Risulta tuttavia problematico ancora oggi dare una definizione precisadi psicologia sociale, essendo in stretta correlazione con altre discipline come ad esempio la
sociologia e l'antropologia → il confine tra ambiti disciplinari è incerto.

Gli esordi americani
I primi manuali di psicologia sociale furono pubblicati nel 1908 negli Stati uniti:
1. opere dello psicologo inglese William Mac Dougall;
2. sociologo Edward Ross.
Si tratta ancora però di lavori impostati in modo filosofico piuttosto che scientifico.

In Europa la psicologia sociale fece più fatica ad affermarsi l'associazione Europea degli psicologi sociali si costituì soltanto negli anni 60.


LA PSICOLOGIA DELLE FOLLE

La folla irrazionale

Lo sviluppo della società industriale fece sorgere nella seconda metà dell'Ottocento alcuni interrogativi sulla psicologia collettiva: perché gli individui della folla manifestano comportamenti spesso irrazionali e istintivi?

Tra i primi studi di psicologia collettiva troviamo proprio quelli sulla psicologia delle folle.


Le Bon: conoscere la folla per controllarla

Lo studioso francese Gustave Le Bon pubblicò nel 1895 "psicologia delle folle"

⇢ prima opera che studia il comportamento delle folle cercando di individuare le loro caratteristiche e le tecniche utilizzate per guidarle e controllarle. 







Per Le Bon quando l'individuo singolo è parte di una folla mette in atto comportamenti, atteggiamenti istintivi.

⇢abbiano una sorta di contagio = l'interesse collettivo sostituisce l'interesse personale del singolo

⇢è necessario quindi un capo, che possa condurre la folla per orientare questa tendenza istintive.


Freud: l'annullamento del singolo nella folla

Nel 1921 Sigmund Freud riprese questi temi in psicologia delle masse e analisi dell'io...

Gettò i primi fondamenti delle motivazioni profonde che inducono gli individui a comportarsi nella folla in modo diverso da come si comporterebbero isolatamente

⇢ sostiene che per capire il comportamento di una folla sia necessario comprendere il

comportamento del singolo.

Si tratta Dunque di cogliere i meccanismi inconsci che stanno alla base del comportamento

individuale all'interno di una folla più ampia.


Freud fa riferimento a Le Bon ma perviene un'analisi diversa → la personalità del singolo si annulla lasciando spazio alla personalità della massa, acquisendo un senso di potenza grazie all'anonimato garantito dalla folla punto.


Massa e folla 

È però importante distinguere la massa dalla folla...


La massa = vasta collettività nella quale è possibile riscontrare una certa omogeneità di mentalità e

comportamento → psicologia della massa.



La folla = un agglomerato ampio di persone fisicamente presenti in uno stesso luogo → l'individuo perde parte della sua identità e assume momentaneamente l'identità sociale della folla.

Sia le indagine di Le Bon che di Freud trattano la folla, anche se Freud usa il termine "massa".


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