L'EDUCAZIONE NELL'EUROPA CATTOLICA TRA SEICENTO E SETTECENTO (pedagogia)

L'EDUCAZIONE NELL'EUROPA CATTOLICA TRA SEICENTO E SETTECENTO

Una società profondamente religiosa:

Nonostante nel 400 si era posto l'essere umano al centro della riflessione e dell'attenzione, la società 

restava profondamente religiosa. Le incertezze e le inquietudini degli intellettuali non si erano inserite 

nel popolo, che manifestava la sua fede con una devozione semplice intinto di scaramanzia. 

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       prima metà del 500 l'Europa attraversò delle inquietudini 

         che miravamo a moralizzare la cristianità → riforma cattolica (interno alla Chiesa)

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                                                                    autorità papale compromessa dal periodo avignonese, per poi 

                                                                       risolversi tutto con il Concilio di Costanza (1414-1418)

                                                                                                                                

che però apre le dottrine conciliarismo, le quali 

sostenevano la superiorità del concilio sul papa 


Il concilio di Trento:

Il papato, in un tempo piuttosto breve, per la paura che le dottrine conciliariste prendessero il

sopravvento, dovette temporeggiare di fronte alle richieste interne di riforma

                                      

             ma con il Concilio di Trento (1545), questa spaccatura interna alla cristianità

                     si era ormai consumata 

Con la conclusione del Concilio furono approvati una serie di decreti dogmatici e disciplinari, che servirono a ristabilire la saldezza della dottrina.  (messa in discussione da teorie filosofiche)

→ inoltre, affermò che per la salvezza dell'essere umano occorre operare bene nel mondo
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        l'essere umano coopera alla Grazia 
             (amore di Dio per gli uomini)



IMPORTANTE: Occorreva educare e moralizzare gli ecclesiastici e i laici: educare i genitori, i bambini 

gli adolescenti, i ricchi e i poveri, gli umili e i sovrani.

I GESUITI: LA NASCITA DELL'ORDINE

Nuovi ordini religiosi:

Con la Riforma Cattolica sorsero nuovi ordini religiosi, orientati principalmente all'educazione:

- i barnabiti, 1530 da Antonio Maria Zaccaria;

- i somaschi, 1534 da Girolamo Miani;

- la Compagnia delle dimesse di Sant'Orsola, 1535, di Angela Merici;

- la Compagnia di Gesù di Ignazio di Loyola, 1540;

- i Fratelli delle scuole cristiane di Jean-Baptiste de La Salle, 1679;


Una congregazione votata all'insegnamento:

la Compagnia di Gesù → comunità che fu quasi simbolo della Chiesa postridentina

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   fondata da Ignazio di Loyola

↳ lo scopo iniziale era quello di cattolizzare il mondo, che prevedeva la riconquista a Roma delle aree 

passate al protestantesimo, con la conversione dei popoli non cristiani:

- eretici;

- musulmani;

- scismatici;

caratteristiche dei Gesuiti (partecipanti della Compagnia):

- la mobilità;


- la profonda cultura;

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occorreva aver studiato filosofia, teologia, e un terzo ramo del 

sapere e avere una piena maturità formata da un complesso tirocinio 

di preghiera;



➤ Con la crisi delle università, Ignazio si trovò costretto ad aprire i collegi

                                                                                                                  

                                                                                        il Collegio di Messina (1548)

                                                
LA RATIO STUDIORUM

Un modello di riferimento:

Per decretare quale metodo di insegnamento fosse migliore, i gesuiti avviarono una serie di sperimentazioni → poi nel 1599 dopo prove continue, i gesuiti giunsero a codificare nella Ratio atque 
                               institutio studiorum Societatis Iesu, il loro modello definitivo di studi
la Ratio studiorum: possiamo paragonare 
questo codice a una legge scolastica:
consisteva in un piano di studi, sicché un giovane che avesse
studiato per 3 anni in un posto, avrebbe poi potuto continuare in un altra città

Il collegio era una scuola transnazionale → unica lingua: latino
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       la Ratio studiorum era un ampio documento di 30 capitoli, che stabiliva le regole che si dovevano      seguire all'interno del collegio

Prima di diventare gesuiti bisognava avere quattro voti: filosofia, teologia, avere una piena maturità di carattere, formata attraverso un tirocinio di preghiera, e infine la diretta obbedienza al papa.
                                                                                                                                 ↓
proprio per questo non ci fu una suddivisione 
dei territori in diocesi ma in provincie 
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consentiva grande mobilità e rapidità di azione      
    

I tre corsi:
L'ordinamento degli studi stabilito dalla Ratio studiorum prevedeva tre corsi successivi:

il corso umanistico: iniziava tra i 10 e i 12 anni, 2 anni di grammatica e 1 di retorica. 
Era importante saper padroneggiare il latino per potersi muovere senza difficoltà linguistiche nelle corti. Il quarto e il quinto anno, erano finalizzati all'apprendimento dei modelli classici → lo studio dei grandi classici garantiva l'acquisizione della conoscenza scritta e orale delle due lingue;

il triennio filosofico: si può paragonare al triennio del liceo classico (autori fondamentali erano Aristotele e Tommaso d'Aquino). Si studiavano logica, fisica aristotelica, l'etica, la metafisica ecc..;

- il quinquennio successivo, detto di teologia, era un corso universitario ed era riservato a chi voleva entrare nell'ordine e prevedeva lo studio delle Sacre Scritture;
LE NOVITà DIDATTICHE

Le novità didattiche che introdussero nella Ratio Studiorum:
- la rigida divisione degli alunni in classi a seconda dell'età;
- l'attenzione dedicata alla gradualità dell'insegnamento;
- la presenza in ogni classe di un solo docente;
- l'introduzione di esami per passaggi di livello;
- la regolamentazione di premi e punizioni (mirati a stimolare l'alunno);
- l'obbligo dell'uso della lingua latina;
- l'addestramento della memoria (es: ripetizionediscussione pubblicacomposizione scritta);
- allenamento a superare la timidezza, a controllare la postura e i movimenti del corpo grazie alla partecipazione a messe in scena teatrali pubbliche;
- l'esercizio della pietà e della carità
RATIONES: MODELLO EDUCATIVO
- i somaschi= catechesi dei ceti popolari; attenzione per la salute fisica e avviamento professionale; in seguito fondazione di collegi-convitti per i giovani della media borghesia locale; disciplina clemente.
- gli scolopi= istituzione popolare e organizzata soprattutto in collegi; in seguito istituzione di scuole per i giovani della piccola nobiltà.
- i barnabiti= istruzione dei ceti popolari e medi; programmi più orientati agli sviluppi tecnico-scientifici; rifiuto delle punizioni culturali;

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